Il libretto riporta alcune citazioni dai numerosi scritti di sant'Agostino di Ippona. La raccolta, curata da S. Prandini, è suddivisa in sette capitoletti: Immutabile, Conoscerlo per amarlo, Volontà di conversione, Tardi ti ho amato, Abitanti di due città, Noi, gli altri e l'amore e Cantiamo con la vita.
Con la semplicità che gli è propria,l’Autore,partendo dalla celebre frase detta dalla volpe al principe ne Il piccolo principe di Antoine de SaintExupéry (“Non si vede bene che con il cuore: l’essenziale è invisibile agli occhi”), afferma, in qualche modo ribaltandola, che nel Natale Dio, l’Essenziale, incarnandosi nel neonato Gesù, si è fatto visibile anche agli occhi,oltre che al cuore. Nelle sei brevi meditazioni,esamina in modo originale alcuni testi evangelici:quelli famosi natalizi (nascita di Gesù,i pastori,i magi) e altri altrettanto famosi (la guarigione del cieco Bartimeo,il miracolo di Cana,il prologo del Vangelo secondo Giovanni). Esemplificando con situazioni colte dalla quotidianità e contemporaneità, l’autore sostiene che il Natale è l’occasione per recuperare il delicato tema dell’essenzialità:in questo senso,la scelta dell’essenziale si traduce nel ripetere quotidianamente l’esperienza dell’incontro con Gesù,attraverso l’amore. “Dunque,nel Natale,l’Essenziale – che solo il cuore può vedere – si è reso visibile anche agli occhi. Per quale motivo?... La risposta è una sola, ed è, ancora una volta, il nome stesso di Dio: Amore”.
AUTORE Agostino Clerici, sacerdote e giornalista,dirige il Settimanale della diocesi di Como. Per Paoline ha già pubblicato Il Padre nostrocommentato dai Padri della Chiesa(1994); nellastessa collana: Il tesoro nel campo.Chi trova,cerca(2007);Lettera a Gesù Bambino(2007).
Di solito, per Natale, sono i bambini a scrivere una lettera a Gesù. Questa, invece, è una lettera che - per finzione letteraria - Gesù Bambino scrive "all'uomo che Dio ama" dal grembo di sua Madre. E la fa trovare all'autore nella buca delle lettere, forse perché, essendo questi prete e giornalista, troverà il modo di farla conoscere. In 7 capitoli (Sono Dio!, Maria: l'accoglienza, Giuseppe: l'obbedienza, Elisabetta: il servizio, Giovanni: la rivelazione, Il regno di Dio: tra attesa e compimento, Il mio Natale buono!) Gesù Bambino parla di sé, della fedeltà di Dio, dei temi piccoli e grandi della fede, motivando gli uomini e le donne d'oggi a un'accoglienza profonda di un mistero che chiede di essere tradotto in testimonianza e vita.
Il volume, curato da E. Ronchi, racconta quattro conversioni che hanno inciso sulla storia della Chiesa e rimangono emblematiche e paradigmatiche per ogni credente. La conversione/vocazione di Paolo, il "persecutore" divenuto il più grande diffusore del Vangelo, narrata con abilità e chiarezza da Giuseppe Barbaglio, noto biblista italiano. La svolta di Pacomio, il fondatore del cenobitismo (la vita monastica in comune), nel racconto di Ermes Ronchi - dei Servi di Maria, esperto in monachesimo primitivo - che evidenzia in modo particolare la duplice conversione del soldato egiziano: a Dio e ai fratelli. Il "ritorno alla casa del Padre" dell'intellettuale Agostino, uno dei massimi Padri della Chiesa universale, nell'indagine competente e rigorosa condotta da Luigi Franco Pizzolato - ordinario di letteratura cristiana antica, appassionato studioso di Agostino - soprattutto attraverso le Confessioni. La resa del basco Ignazio - turbolento, raffinato, ambizioso uomo di corte, inventore di una delle vie spirituali più apprezzate e seguite -, nel racconto di uno dei suoi numerosi figli, Carlo Casalone, medico e teologo. Gli interventi sono nati all'interno di un ciclo di incontri tenutosi alla Corsia dei Servi, centro culturale milanese, nel corso del 2003. Alle quattro storie è premessa un'ampia e suggestiva introduzione di M. Ilaria Grosso (medico, impegnata in ambito teologico) sull'esperienza dei mistici, i "sedotti da Dio".
Avvertire la propria nudità significa essere consapevoli della finitezza dell’essere umano. La tentazione (fin dalle pagine di Genesi) sarebbe di rivestirsi e nascondersi. Ma in tal modo si rimane prigionieri se stessi. Nel delineare un percorso ascetico e mistico al contempo, “provo a spogliarmi perché Dio mi rivesta”, scrive l’autore. “Perché, se voglio vestirmi da solo, finisco per mascherarmi. E le ferite, nascoste sotto l’abito, sanguinano ancora. Se invece è il Signore a curarle, allora vengo avvolto nel lenzuolo della misericordia e dell’amore. Mi vengono messi i sandali ai piedi e il vestito nuovo. La nudità diventa condizione e richiesta di aiuto”. Il dialogo tra Dio e Adamo, che ha ispirato il titolo del libro, la parabola del padre misericordioso e quella del Buon Samaritano sono tre situazioni di nudità che permettono di vedere se stessi e la realtà con occhi diversi, quelli misericordiosi di Dio, un Padre che cura il cuore, oltre che il corpo.
Il caffè può piacere o no: è innegabile, un po’ come guardare dentro di sé. Il caffè può essere amaro, dolce, con o senza correzione, proprio come la vita. La nuova proposta di don Marco presenta, con uno stile fresco e accattivante, alcuni coffee break del tutto particolari: il sorriso di un bambino, la forza di un adolescente malato, la freschezza di un giovane entusiasta, il profumo di una casa accogliente che ridimensionano ed educano la fatica sacerdotale e pastorale. Sono pagine che nascono dalla vita relazionale di un prete, ma non vogliono fermarsi a lui. Parlano del suo modo di amare e di lasciarsi incontrare dalle persone – bambini, giovani e adulti – ma vuole anche andare «oltre». Vuole porre, semplicemente, la questione dell’autenticità, dell’essere se stessi tra quotidianità e Vangelo. Pagine di vita brevi, intense, da gustare proprio come un caffè.